È il 23 giugno del 1858, siamo nel quartiere ebraico di Bologna. La gendarmeria pontificia irrompe nell’abitazione della famiglia Mortara. Per ordine del cardinale, sono andati a prendere Edgardo, il loro figlio di sette anni. Secondo le dichiarazioni di una domestica Anna Morisi, ritenuto in punto di morte, a sei mesi, il bambino era stato battezzato in segreto. La legge papale è inappellabile: il bambino deve ricevere un'educazione cattolica. I genitori di Edgardo, Salomone Momolo Mortara e di sua moglie Marianna Padovani sconvolti, faranno di tutto per riavere il figlio. Sostenuta dall'opinione pubblica e dalla comunità ebraica internazionale, la battaglia dei Mortara assume presto una dimensione politica. Ma il Pontefice Pio IX si rifiuta di restituire il ragazzo. Mentre Edgardo cresce nella fede cattolica, il potere temporale della Chiesa volge al termine. Il 20 settembre del 1870, i bersaglieri del IV Corpo d'armata, del generale Raffaele Cadorna, attraverso la breccia di Porta Pia, entrano a Roma e occupano la città che diverrà la capitale del Regno d'Italia.

Non è semplice trasportare sul grande schermo una storia come quella del caso Mortara. E non è un caso che Steven Spielberg abbia deciso di abbandonare questo progetto. Senza contare che parliamo di un periodo storico spesso e volentieri raccontato dalle pellicole firmate da  Luigi Magni e pure da Mario Monicelli in Il Marchese del Grillo. Tuttavia, Bellocchio evita con maestria le trappole del bozzettismo e della macchietta. Le sole caricature presenti nel film sono quelle dei giornali e della stampe dell’epoca atte a sbertucciare l’atteggiamento del pontefice. E ancora una volta, dopo Esterno notte, la scelta del cast si rivela quanto mai felice. A partire da Paolo Pierobon . La sua interpretazione di Papa Pio IX è da applausi a scena aperta. Strepitose anche le performance di Barbara Ronchi ( nei panni di Mariann Mortara, di Fausto Russo Alesi nei panni del padre del piccolo Edgardo Mortara e di Fabrizio Gifuni in quelli dell’inquisitore domenicano Pier Gaetano Feletti, di Filippo Timi in che interpreta il Cardinal Antonelli e di Leonardo Maltese.


 

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