LE PIÙ BELLE FRASI DI OSHO
MA FA 'N PO' COME CAZZO TE PARE
Federico Palmaroli
Magic Press, 2016
Osho Rajneesh è stato un filosofo, leader carismatico e maestro spirituale indiano fra i più influenti e conosciuti del Ventesimo secolo. Grazie ai suoi insegnamenti che enfatizzavano la centralità dell'amore, della meditazione, dell'umorismo e di una ludica celebrazione dell'esistenza ha conquistato adepti in tutto il mondo.
Ma… se fosse nato a Roma?
È il cortocircuito che ha innescato Federico Palmaroli dando vita a una tra le più celebri e seguite pagine di Facebook: “Le più belle di frasi di Osho”. Oggi quella pagina è diventata un libro, una raccolta delle vignette più divertenti e virali che, partendo dai pensieri del “vero” Osho, vengono declinati in motti di saggezza popolare illustrati. Per farlo L’autore utilizza il dialetto della sua città, Roma, sincretizzando un vernacolo che si innesta in un immaginario collettivo composto da modi di dire, massime, esclamazioni e aforismi perfettamente adattati alle reali pose fotografiche assunte dal guru Osho. In tutti gli aforismi c’è nascosta una grande (e misurata) verità; per questo l’autore ha inserito nel libro le parole autentiche del mistico indiano, creando un contrappunto ironico tra la spiritualità del Maestro e la genuina saggezza di alcune espressioni dialettali.
“L’alto e il basso, il sublime e l’infimo, l’erudito e il villano, l’esperto e il neofita, lo yin e lo yang, il cavaliere bianco e il cavaliere nero (…) Federico si assume il compito di proporci giorno dopo giorno un principio di saggezza che trae linfa dalle radici popolari e partendo dalla pancia parla alla testa, chiudendo il cerchio della conoscenza in una sorta di iperbole miracolosa”.
Federico Palmaroli nasce a Roma il 9 giugno del 1973. Di formazione umanistica, matura fin dall’adolescenza un grande interesse per la tradizione popolare tipicamente romana. Grande appassionato di letteratura futurista, sviluppa un’ironia che non appare anacronistico definire petroliniana. Svolge una professione che non ha nulla a che vedere con questa sua indole comica, che rimane solo il suo modo di approcciarsi alla vita. Il suo karma è racchiuso in questa citazione di Marinetti: “Mi auguro di morire prima di aver perduto le mie deliziose fanciullaggini”.
Osho Rajneesh è stato un filosofo, leader carismatico e maestro spirituale indiano fra i più influenti e conosciuti del Ventesimo secolo. Grazie ai suoi insegnamenti che enfatizzavano la centralità dell'amore, della meditazione, dell'umorismo e di una ludica celebrazione dell'esistenza ha conquistato adepti in tutto il mondo.
Ma… se fosse nato a Roma?
È il cortocircuito che ha innescato Federico Palmaroli dando vita a una tra le più celebri e seguite pagine di Facebook: “Le più belle di frasi di Osho”. Oggi quella pagina è diventata un libro, una raccolta delle vignette più divertenti e virali che, partendo dai pensieri del “vero” Osho, vengono declinati in motti di saggezza popolare illustrati. Per farlo L’autore utilizza il dialetto della sua città, Roma, sincretizzando un vernacolo che si innesta in un immaginario collettivo composto da modi di dire, massime, esclamazioni e aforismi perfettamente adattati alle reali pose fotografiche assunte dal guru Osho. In tutti gli aforismi c’è nascosta una grande (e misurata) verità; per questo l’autore ha inserito nel libro le parole autentiche del mistico indiano, creando un contrappunto ironico tra la spiritualità del Maestro e la genuina saggezza di alcune espressioni dialettali.
“L’alto e il basso, il sublime e l’infimo, l’erudito e il villano, l’esperto e il neofita, lo yin e lo yang, il cavaliere bianco e il cavaliere nero (…) Federico si assume il compito di proporci giorno dopo giorno un principio di saggezza che trae linfa dalle radici popolari e partendo dalla pancia parla alla testa, chiudendo il cerchio della conoscenza in una sorta di iperbole miracolosa”.
dalla prefazione di Neri Marcorè
Federico Palmaroli nasce a Roma il 9 giugno del 1973. Di formazione umanistica, matura fin dall’adolescenza un grande interesse per la tradizione popolare tipicamente romana. Grande appassionato di letteratura futurista, sviluppa un’ironia che non appare anacronistico definire petroliniana. Svolge una professione che non ha nulla a che vedere con questa sua indole comica, che rimane solo il suo modo di approcciarsi alla vita. Il suo karma è racchiuso in questa citazione di Marinetti: “Mi auguro di morire prima di aver perduto le mie deliziose fanciullaggini”.