"Acque Sporche" con Chiara Scalise e Dario Iubatti
Sala Uno Teatro – P.za Porta San Giovanni, 10
dal 1 al 13 novembre 2016
di Hossein Taheri e Paolo Zuccari - regia Paolo Zuccari
liberamente tratto da “Il nemico del popolo” di Ibsen
con Hossein Taheri,
Dario Iubatti,
Chiara Scalise,
Paolo Zuccari,
Elodie Treccani,
Raffaele Gangale,
Francesca Ceci
assistente alla regia Marco Canuto
scene Marco Guarrera - costumi Francesca Rizzello
creazioni video Tiziana Tomasulo - progetto video Michele Bevilacqua
produzione Teatro Eliseo
Al Sala Uno Teatro dal 1 al 13 novembre la Compagnia Taheri e Zuccari presenterà la prima nazionale di Acque Sporche di Hossein Taheri e Paolo Zuccari, che ne cura anche la regia. Lo spettacolo è liberamente tratto da “Il nemico del popolo” di Ibsen. In scena, insieme a Taheri e Zuccari, Elodie Treccani, Raffaele Gangale, Dario Iubatti, Chiara Scalise e Francesca Ceci; assistente alla regia Marco Canuto.
In una città, per tanti anni vittima di difficoltà economiche, finalmente si sta per aprire un importante stabilimento di acque termali che attirerà turisti e investimenti e darà lavoro agli abitanti dell’intera zona. A pochi giorni dall’inaugurazione il fratello del sindaco, dottore responsabile delle strutture sanitarie, scopre che in quelle acque ci sono infiltrazioni di sostanze inquinanti e sostiene che dovrà essere rifatto tutto daccapo. Il sindaco, che nel frattempo si è di nuovo candidato alle elezioni con grande favore dei pronostici, non è disposto a tenere chiuso lo stabilimento. Si aprirà lo stesso e il danno, meno grave di quanto si dice, sarà riparato in corso senza problemi. La città si spacca, i mezzi di comunicazione si mobilitano e il duello si spettacolarizza. Gli schieramenti velocemente si spostano da una parte all’altra. Salute o lavoro? C’è una salute senza il lavoro? Intanto il potere più oscuro si muove indisturbato e invisibile. Dentro la televisione e dietro le persone più insospettabili.
Ispirata a "Il nemico del popolo" di Ibsen, una storia italiana di oggi in cui la situazione politica, giornalistica e di rapporti familiari di una comunità cittadina si trova in una situazione esplosiva dove i personaggi devono velocemente prendere decisioni importanti. E comunicarle, chiarirle, diffonderle. Con la televisione, con internet, a volte con l’inganno.