Dario D'Amato

Si forma nei workshop dei Riverside Studios di Londra con docenti tra gli altri Terry Gilliam e Hanif Kureishi. Sceneggiatore/script editor/story liner di serie tv (tra gli altri Cesaroni/7vite. Ha firmato serie come autore/story liner anche per Mediaset/Canal Jimmy/Nickelodeon/Disney Channel) è stato docente di sceneggiatura e cinema low budget presso la Nuct di Roma; autore del romanzo “Morire in fondo è trendy” zero91, e di racconti ( finalista di "Roma la violenza che viene" per Accattone/MInimum fax live, ha pubblicato un raccolto sul calcio nostalgico in una raccolta di Castelvecchi). Per il teatro finalista del premio per la nuova drammaturgia Patroni Griffi/Teatro Eliseo. Suoi testi sono stati portati in scena/reading da Valerio Aprea (Gabbiani Mannari a Propaganda Live),Francesco Pannofino, Valerio Mastandrea, Edoardo Pesce. Per il cinema è co-autore sceneggiatura di "Sòne" docufilm di Daniel Kemeny per Cinédokké/Berlinale/Rsi Sagl, selezionato per Vision du Réel 2020 Nyon; co-autore con Gabriele Mainetti (David di Donatello per "Lo chiamavano Jeeg Robot) del concept di serie in sviluppo "C'era una volta a Tor Caciara" prodotta
da Goon Film e Ideacinema; sceneggiatura (vincitrice dei bandi di sviluppo Italia/Francia e dei selettivi produzione Mic) in sviluppo per Wawe/Offshore «L›origine del mondo» opera prima di Rossella Inglese, Collabora da diversi anni con Amka Films Productions come sceneggiatore e/o story editor; in sviluppo "ilCanto del respiro" (regia di Simona Canonica e Red scritto con Andrea Pelleranie Mara Manzolini, selezionato a Project di Vision du Réel. Attualmente, sempre prodotto da Amka, sta scrivendo la sceneggiatura "Il Legame(Le Lien" con e per la regia di Alessandra Gavin Müller; è inoltre co-sceneggiatore della prima serie di Bangla, nastro d'argento miglior commedia 2022, al momento sta lavorando a soggetti e sceneggiature della seconda stagione.